Salute
1 Dicembre 2023

Fibromialgia: cos’è, sintomi, diagnosi e trattamento

Redazione eLife Italia 1 Dicembre 2023 4 minuti

Cos’è la fibromialgia

La fibromialgia, sindrome dolorosa che coinvolge ad oggi circa 2 milioni di italiani, è caratterizzata da dolori intensi ai muscoli, ai legamenti e ai tendini.

La sua natura sistemica la rende un problema non solo fisico ma anche cognitivo e neurologico, derivante da alterazioni nell’attività neurologica e iper reattività dei neurotrasmettitori del dolore.

Fattori di rischio

Le cause esatte della fibromialgia rimangono oscure, ma diverse predisposizioni giocano un ruolo importante nell’insorgenza della patologia fibromialgica.

Queste possono derivare da fattori genetici, presenza di malattie reumatiche autoimmuni, traumi fisici o psicologici, e stress post traumatico.

Importanti fattori che causano la fibromialgia.

  1. Genetica ed ereditarietà:
    • Studi indicano una predisposizione genetica alla fibromialgia.
    • La presenza di casi in famiglia può aumentare il rischio di sviluppare la sindrome.
  2. Malattie reumatiche autoimmuni:
    • L’associazione con altre patologie autoimmuni, come artrite reumatoide, può essere un fattore di rischio.
    • La presenza di malattie reumatiche autoimmuni può contribuire alla complessità della fibromialgia.
  3. Traumi fisici o infezioni ripetute:
    • Lesioni traumatiche o infezioni ricorrenti possono scatenare o contribuire allo sviluppo della fibromialgia.
    • Traumi fisici, anche apparentemente lievi, possono avere un impatto a lungo termine sulla salute.
  4. Traumi psicologici o stress post traumatico:
    • Eventi traumatici o stress prolungato possono essere collegati allo sviluppo della sindrome.
    • Il legame tra stress emotivo e fibromialgia è oggetto di approfondite ricerche.
  5. Predisposizione neurologica:
    • La fibromialgia ha radici nel sistema nervoso centrale, con un’alterazione dell’attività neurologica.
    • I neurotrasmettitori del dolore diventano sensibili e iper-reattivi, contribuendo ai sintomi.

Riconoscere l’interazione complessa di questi fattori è cruciale per comprendere se una persona è affetta da fibromialgia e per sviluppare strategie di gestione efficaci.

La ricerca scientifica continua a esplorare le connessioni tra questi elementi, portando a una migliore comprensione e gestione della sindrome.

Sintomi della fibromialgia

La fibromialgia può manifestarsi in tutto il corpo, con particolare enfasi su spalle, torace, cosce e articolazioni.

I sintomi comuni includono estrema sensibilità al tatto, secchezza delle fauci, cefalea, formicolio della pelle, problemi urinari, dolori addominali, disturbi respiratori, problemi affettivi, difficoltà di concentrazione, rigidità muscolare, sudorazione e disturbi del sonno.

Un elenco dettagliato dei sintomi e disturbi più comuni associati alla fibromialgia:

  1. Estrema sensibilità al tatto
    • Aree specifiche del corpo diventano estremamente sensibili al minimo tocco.
    • Il contatto fisico leggero può provocare dolore significativo.
  2. Secchezza delle fauci e problemi orosensoriali
    • Sensazione di secchezza delle fauci o bocca.
    • Alterazioni nella percezione dei sapori e dei cibi.
  3. Cefalea o emicrania ricorrente
    • Dolore persistente o ricorrente alla testa.
    • Possibili episodi di emicrania con intensità variabile.
  4. Formicolio della pelle e tremori alle mani
    • Sensazioni di formicolio o intorpidimento in diverse parti del corpo.
    • Tremori alle mani o alle estremità.
  5. Disturbi dell’apparato urinario
    • Problemi nella minzione, come frequenza aumentata o difficoltà.
    • Variabilità nei sintomi legati all’apparato urinario.
  6. Dolore addominale con alternanza di diarrea a stipsi
    • Dolore o disagio nella zona addominale.
    • Cambiamenti frequenti tra diarrea e stipsi.
  7. Problemi respiratori
    • Difficoltà nella respirazione o sensazione di oppressione toracica.
    • Sintomi respiratori associati a stress fisico o emotivo.
  8. Rigidità muscolare, vertigini e capogiri
    • Sensazione di rigidità muscolare, in particolare al risveglio.
    • Vertigini e capogiri occasionali.
  9. Lombalgia, crampi alle gambe e sudorazione abbondante
    • Dolore persistente nella zona lombare della schiena.
    • Crampi alle gambe e sudorazione eccessiva, spesso notturna.
  10. Disturbi del sonno o insonnia
    • Difficoltà nel mantenere un sonno profondo e riposante.
    • Risvegli frequenti durante la notte.

Questa è una panoramica dei sintomi tipici della fibromialgia.

Poiché la condizione varia da persona a persona, è importante consultare uno specialista per una valutazione dettagliata e una gestione personalizzata dei sintomi.

Diagnosi della fibromialgia

Diagnosticare l’eventuale insorgenza della fibromialgia è molto complesso a e richiede l’attenzione di un reumatologo.

Escludendo patologie comuni attraverso la raccolta dettagliata della storia del paziente e il quadro clinico attuale, il reumatologo utilizza il test dei tender points, che consiste nella pressione in specifiche aree.

Questo test è efficace poiché i fibromialgici avvertono un dolore più intenso rispetto ad altre patologie associate al dolore osseo-muscolare.

Percorso terapeutico

Attualmente non esiste in ambito medico una cura definitiva per la fibromialgia. Al momento la terapia fibromialgica si concentra concentra sull’educazione del paziente.

Dopo la diagnosi, è essenziale stabilire un percorso terapeutico individuato nello stile di vita e associato all’assunzione di antidolorifici per affrontare il dolore costante e mitigare l’impatto sulla qualità di vita del paziente.

Nonostante la mancanza di una cura specifica, la corretta diagnosi è fondamentale per adottare tempestivamente un percorso di gestione adeguato.

L’informazione su questa sindrome è ancora limitata, ma una diagnosi accurata è il primo passo verso il trattamento più appropriato per il paziente affetto da fibromialgia.