Salute
23 Novembre 2023

Ernia iatale: cos’è, sintomi, diagnosi e trattamento

Redazione eLife Italia 30 Novembre 2023 12 minuti

Introduzione sull’ernia iatale

L’ernia iatale da reflusso gastroesofageo, comunemente nota come GERD, è una condizione medica che coinvolge il passaggio anomalo di una parte dello stomaco attraverso l’apertura del diaframma. Questo spostamento consente ai succhi gastrici presenti nello stomaco di risalire nell’esofago, causando bruciore, rigurgito e disagio toracico.

Il GERD è una delle condizioni gastrointestinali più comuni e può variare dalla manifestazione occasionale a una condizione cronica che richiede trattamento medico. L’opportuna tempestiva diagnosi dell’ernia itale e un adeguato piano di trattamento, fornisce un immediato sollievo dai sintomi e può prevenire complicazioni nel lungo periodo.

Nel trattamento delle ernie iatali è importante considerare cambiamenti nello stile di vita, modifiche dietetiche e, in alcuni casi, l’impiego di farmaci. Nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico.

Si stima che di ernia iatale soffra circa il 15% della popolazione italiana e nella maggior parte dei casi le dimensioni sono tali da non richiedere interventi chirurgici, ma solo un trattamento medico della malattia da reflusso associata.

Tipi di ernia iatale

L’ernia iatale può presentarsi in

Ernia Iatale da scivolamento o scorrevole

Nell’ernia iatale scorrevole, il cardias e una porzione dell’esofago scorrono verso l’alto attraverso il diaframma quando la persona assume una posizione eretta o inclinata. Questo spostamento causa il reflusso gastrico e sintomi associati.

Ernia iatale paraesofagea o da rotazione

L’ernia iatale da rotazione è la forma meno comune ma potenzialmente più grave. In presenza di ernia paraesofagea, una parte dello stomaco rimane nella cavità toracica, accanto all’esofago, mentre il cardias rimane nella sua posizione normale nell’addome. Questa situazione può comportare un rischio maggiore di complicazioni, come la torsione gastrica (volvolo gastrico) o ulcerazioni.

Ernia iatale mista

L’ernia iatale mista è una forma di ernia iatale caratterizzata dalla presenza sia dell’ernia iatale scorrevole che dell’ernia iatale paraesofagea. In altre parole, è una combinazione di entrambe le tipologie di ernia iatale.

In presenza di ernia iatale mista, una parte dello stomaco tende a spostarsi sopra il diaframma in modo scorrevole, mentre un’altra parte si posiziona accanto all’esofago in modo paraesofageo.

Questo può comportare un rischio maggiore di complicazioni rispetto a un’ernia iatale scorrevole semplice.

I sintomi associati all’ernia iatale mista possono includere bruciore di stomaco (reflusso acido), dolore retrosternale, senso di pienezza dopo i pasti, difficoltà nella deglutire e, in alcuni rari casi, sanguinamento o ulcere.

Cause dell’ernia iatale

Esaminiamo i principali fattori di rischio noti associati all’ernia iatale.

È fondamentale conoscere questi fattori per la prevenzione. Le cause dell’insorgenza di questa patologia, spaziano dalla predisposizione genetica allo stile di vita

Esploreremo come questi fattori scatenanti contribuiscono all’insorgenza dell’ernia iatale, analizzando ognuno dei fattori di rischio, fornendo una visione completa del loro impatto sulla salute dell’apparato gastroesofageo.

Cause e fattori di rischio dell’ernia iatale

  • Età avanzata: l’ernia iatale è più comune nelle persone anziane, in parte dovuto al deterioramento dei tessuti e della muscolatura dell’apparato gastrointestinale a causa dell’invecchiamento.
  • Obesità o sovrappeso: il peso in eccesso aumenta la pressione addominale, facilitando lo spostamento dello stomaco attraverso l’apertura del diaframma.
  • Fumo di sigaretta: il fumo può indebolire il muscolo sfintere esofageo inferiore (LES), che previene il reflusso acido. Un LES debole aumenta il rischio di ernia iatale.
  • Gravidanza: durante la gravidanza, l’utero in crescita può esercitare una pressione anomala sull’addome e sul diaframma, contribuendo all’insorgenza dell’ernia iatale.
  • Sollevamento di pesi eccessivi: sollevare frequentemente oggetti pesanti, o in posizioni errate, può aumentare la pressione addominale, favorendo l’ernia iatale.
  • Pressioni addominali costanti: lavori che comportano sforzi continui o persistenti nell’addome sono tra le maggiori cause di insorgenza dell’ernia iatale. Allo stesso modo, pressioni come la stitichezza cronica o la tosse cronica, possono aumentare il rischio di ernia iatale.
  • Cattiva alimentazione: una dieta ricca di alimenti piccanti o ricca di grass può favorire il reflusso gastrico, aumentando il rischio di ernia iatale. Anche il consumo di pasti abbondanti può essere un fattore di rischio.
  • Ereditarietà: l’ernia iatale può essere influenzata dalla genetica. Le persone con parenti affetti da ernia iatale sono più predisposte a svilupparla.
  • Sclerosi Sistemica Progressiva (SSP): la SSP è una malattia autoimmune che può indebolire i tessuti connettivi nell’organismo, aumentando il rischio di ernia iatale.
  • Disturbi neurologici: alcuni disturbi neurologici che influiscono direttamente sulla struttura muscolare dell’esofago e del diaframma possono aumentare il rischio di ernia iatale e causarne l’insorgenza.

Sintomi dell’ernia iatale

I sintomi dell’ernia iatale variano da persona a persona e dal tipo di ernia iatale. I sintomi comunemente avvertiti sono:

  • Bruciore di stomaco (reflusso acido): questo sintomo è il risultato del reflusso degli acidi gastrici verso l’esofago, causando irritazione e una sensazione di bruciore retrosternale.
  • Rigurgito acido: si verifica quando il cibo o gli acidi dello stomaco risalgono nell’esofago, al tratto ingerente o fino alla bocca.
  • Dolore toracico retrosternale: questo sintomo può essere simile al dolore cardiaco e spesso si manifesta dopo i pasti o durante la flessione del busto.
  • Disfagia: l’ernia iatale può compromettere la normale deglutizione, causando difficoltà nel far passare il cibo dall’esofago allo stomaco.
  • Sensazione di pienezza post-prandiale: a causa del movimento dello stomaco nella zona della cavità toracica, è possibile avvertire una sensazione di pienezza anche dopo aver consumato piccole quantità di cibo.
  • Tosse cronica: il reflusso gastrico causa irritazione, il che può portare a una tosse persistente.

Diagnosi dell’ernia iatale

La diagnosi dell’ernia iatale coinvolge un’approfondita anamnesi, un esame fisico e talvolta esami strumentali come una gastroscopia o una radiografia con mezzo di contrasto dell’esofago e dello stomaco.

Anamnesi e valutazione dei sintomi

Il processo di diagnosi dell’eventuale patologia di ernia iatale inizia con un’approfondita anamnesi, durante la quale il medico raccoglierà informazioni dettagliate sui sintomi del paziente, la loro gravità e la loro durata. È importante comunicare al medico tutti i sintomi avvertiti, il proprio stile di vita, la propria occupazione lavorativa ed eventuali patologie.

Esame fisico

La diagnosi di un’eventuale ernia iatale, presuppone che il medico esegua un esame fisico, che può comprendere la palpazione della zona addominale e l’auscultazione del torace al fine di ricercare segni di rigurgito acido o altre anomalie.

Esami strumentali

Nella diagnostica delle ernie iatali, possono essere utili esami approfonditi grazie all’utilizzo di strumenti sanitari specifici.

Eami strumentali maggiormente utilizzati in ambito medico per la diagnosi dell’ernia iatale:

Gastroscopia. Questo esame consiste nell’inserimento di un sottile tubo flessibile (endoscopio) attraverso la bocca e nell’esofago per visualizzare direttamente la zona dell’ernia iatale. Questo consente anche la biopsia dei tessuti se necessario.

Radiografia con mezzo di contrasto. La radiografia (TAC) con mezzo di contrasto (MDC), consiste nell’ingerimento di una soluzione liquida, seguito da una serie di raggi X per osservare il passaggio dell’MDC attraverso l’esofago e lo stomaco. Questa tecnica diagnostica rivela il posizionamento dello stomaco e confermare se il soggetto è affetto da ernia iatale.

Tuttavia, la medicina moderna permette l’utilizzo di diverse tecniche, che abbiamo trattato in un articolo dedicato agli esami strumentali per diagnosticare ernie iatali.

Trattamento dell’ernia iatale

Il trattamento dell’ernia iatale dipende dalla gravità dei sintomi e dalla risposta individuale del paziente.

Nei casi più gravi è possibile ricorrere a un intervento chirurgico; tuttavia nella maggior parte dei casi l’ernia iatale può essere trattata con una modifica al proprio stile di vita e/o l’assunzione di farmaci.

Cambiamenti nello stile di vita

  • Dieta corretta: Evitare o limitare tutti i cibi che aumentano il reflusso acido, come spezie e cibi ricchi di grassi. Mangiare pasti più piccoli e più frequenti può essere utile, evitando le grandi abbuffate
  • Postura e riposo: Evitare posizioni del corpo che eseguono pressioni nell’area interessata; evitare di coricarsi subito dopo i pasti e, se possibile, inclinare la testa e la zona superiore del torace in alto per ridurre il reflusso notturno.

Farmaci

  • Antiacidi: può essere utile assumere farmaci da banco o con prescrizione medica che neutralizzano l’acidità gastrica e offrono sollievo temporaneo.
  • Inibitori di Pompa Protonica (PPI): assumere farmaci Inibitori di Pompa Protonica che riducono la produzione di acido gastrico possono essere utili per il controllo dei sintomi a lungo termine.

Chirurgia

In casi di gravità, l’ernia iatale può essere trattata con un intervento chirurgico di Erniotomia (Fundoplicatio).

L’Erniotomia è un intervento chirurgico che prevede il riposizionamento dello stomaco nella sua posizione anatomica corretta e la riparazione del diaframma. L’intervento è eseguito nei casi più gravi o quando il paziente non risponde al trattamento farmacologico.

Complicazioni dell’ernia iatale

L’ernia iatale, se non trattata, può portare a diverse complicazioni potenzialmente gravi. È importante riconoscere queste complicazioni e cercare assistenza medica tempestiva se si sospetta di avere un’ernia iatale o se si sperimentano sintomi correlati. Ecco alcune delle complicazioni più comuni associate all’ernia iatale non trattata:

  • Esofagite da Reflusso: L’ernia iatale permette il reflusso acido dallo stomaco nell’esofago. Nel tempo, questo reflusso costante può irritare e danneggiare la mucosa dell’esofago, causando esofagite da reflusso. Questa condizione può portare a sintomi come dolore toracico, difficoltà nella deglutizione e sanguinamento esofageo.
  • Stenosi Esofagea: L’infiammazione cronica dell’esofago causata dal reflusso acido può portare a cicatrici e restringimenti nell’esofago, noti come stenosi esofigea. Ciò può causare difficoltà significative nella deglutizione degli alimenti.
  • Barrett’s Esophagus: In alcuni casi, l’infiammazione cronica dell’esofago può portare a una condizione chiamata Barrett’s esophagus, in cui le cellule dell’esofago subiscono mutazioni. Questa condizione è un fattore di rischio per il cancro dell’esofago.
  • Sanguinamento: L’irritazione dell’esofago causata dal reflusso acido può provocare ulcere esofagee che possono sanguinare, portando a emorragie interne. Questo può essere una complicazione grave che richiede intervento medico immediato.
  • Asma e Tosse Cronica: Il reflusso acido inalato nelle vie respiratorie può causare sintomi come tosse cronica e peggiorare l’asma in alcune persone.
  • Broncopolmonite da Aspirazione: Se il contenuto dello stomaco refluisce nell’albero bronchiale, può causare infezioni polmonari gravi, note come broncopolmonite da aspirazione.
  • Strangolamento dell’Ernia Iatale: In casi rari, un’ernia iatale può diventare intrappolata nell’apertura del diaframma. Questa è una situazione di emergenza che richiede un intervento chirurgico immediato per evitare danni ai tessuti.
  • Anemia da Perdita di Sangue Crónica: L’emorragia cronica dall’esofago o dall’apparato gastrointestinale superiore dovuta a ulcere o lesioni può portare a una carenza di ferro e anemia.
  • Difficoltà Respiratorie: In alcuni casi, l’ernia iatale può comprimere il polmone o la trachea, causando difficoltà respiratorie.
  • Cancrena Gastrica: Un’ernia iatale complicata può portare alla necrosi (morte dei tessuti) dello stomaco, una condizione estremamente grave che richiede un intervento chirurgico d’urgenza.

È importante sottolineare che molte persone con ernia iatale possono essere asintomatiche o avere sintomi lievi che non richiedono necessariamente trattamento. Tuttavia, se si verificano sintomi gravi o si sospetta di avere un’ernia iatale, è fondamentale consultare un medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento adeguato al fine di prevenire o gestire queste potenziali complicazioni.

Monitoraggio a lungo termine

Dopo la diagnosi e il trattamento iniziale, è importante il monitoraggio regolare con il medico per valutare l’efficacia del trattamento e apportare eventuali modifiche in base alla risposta individuale.

In conclusione, la diagnosi e il trattamento dell’ernia iatale richiedono un’approfondita valutazione clinica e possono variare a seconda della gravità dei sintomi e delle condizioni del paziente. È fondamentale seguire le indicazioni del medico e comunicare apertamente qualsiasi preoccupazione o cambiamento nei sintomi per garantire un trattamento efficace e una migliore qualità di vita.

Prevenzione

La prevenzione dell’ernia iatale può essere una parte importante della gestione di questa condizione o della riduzione del rischio di svilupparla. Ecco alcune strategie e suggerimenti per prevenire l’ernia iatale:

  • Mantenere un Peso Corporeo Sano: L’obesità è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo dell’ernia iatale. Il grasso addominale in eccesso può aumentare la pressione nell’addome, favorendo lo spostamento dello stomaco attraverso il diaframma. Mantenere un peso corporeo sano attraverso una dieta equilibrata e l’esercizio fisico può ridurre il rischio.
  • Evitare il Sovrappeso: Oltre all’obesità, il sovrappeso può aumentare la pressione nell’addome. Mantenere un peso ideale per la propria altezza può aiutare a prevenire lo sviluppo dell’ernia iatale.
  • Evitare il Sollevamento di Pesi Eccessivi: Sollevare oggetti pesanti in modo errato può aumentare notevolmente la pressione nell’addome e contribuire allo sviluppo dell’ernia iatale. Quando sollevi oggetti pesanti, fai attenzione a utilizzare una tecnica appropriata e a evitare di sforzare eccessivamente i muscoli addominali.
  • Adottare una Buona Postura: Mantenere una postura corretta può contribuire a ridurre la pressione nell’addome. Evita di piegarti in avanti in modo eccessivo e cerca di mantenere una postura eretta quando stai seduto o in piedi.
  • Evitare il Fumo: Il fumo può indebolire il muscolo sfintere esofageo inferiore (LES), che si trova tra l’esofago e lo stomaco. Un LES debole può favorire il reflusso acido e aumentare il rischio di ernia iatale. Smettere di fumare può aiutare a preservare la salute dell’apparato gastrointestinale.
  • Limitare il Consumo di Alcol e Caffeina: L’alcol e la caffeina possono rilassare il LES e aumentare il rischio di reflusso acido. Ridurre il consumo di queste sostanze può essere utile nella prevenzione dell’ernia iatale.
  • Mantenere una Dieta Equilibrata: Una dieta ricca di frutta, verdura, fibre e alimenti facilmente digeribili può favorire la salute dell’apparato digerente. Evita i pasti abbondanti, soprattutto prima di coricarti, per ridurre il rischio di reflusso acido.
  • Gestire lo Stress: Lo stress può contribuire ai sintomi dell’ernia iatale. Pratiche di gestione dello stress come la meditazione, il rilassamento e la respirazione profonda possono aiutare a ridurre l’ansia e migliorare il benessere generale.
  • Evitare l’Indumento Stretto: Indossare abbigliamento troppo stretto intorno all’addome può aumentare la pressione in questa zona, contribuendo al reflusso acido. Scegli abiti comodi e allentati, soprattutto dopo i pasti.
  • Consultare un Medico Regolarmente: La prevenzione è importante, ma anche la diagnosi precoce è fondamentale. Se hai una storia familiare di ernia iatale o sintomi correlati, consulta regolarmente un medico per valutazioni e controlli periodici.

Ricorda che, se hai già sviluppato un’ernia iatale o hai sintomi sospetti, è essenziale consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. La prevenzione è importante, ma può non essere efficace al 100% per tutti.

In conclusione, l’ernia iatale è una patologia complessa che richiede attenzione e un trattamento mirato. Con l’approccio terapeutico corretto, spesso è possibile gestire efficacemente i sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone colpite da questa condizione.

Fonti di approfondimento su ernia iatale

Puoi visitare questi siti web utilizzando i collegamenti forniti per accedere alle informazioni specifiche sull’ernia iatale e su altri argomenti correlati alla salute.

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